
Regioni - Sicilia
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Il presidente della Provincia di Palermo ha annunciato le sue dimissione per candidarsi alle prossime politiche e alle regionali
Musotto: ''Non mi candido a presidenza Regione, sono troppo scomodo''
L'esponente di Fi: "Ho messo a disposizione la mia passione, il mio impegno per cambiare la nostra Sicilia"
ascolta la notizia Palermo, 13 feb. - (Adnkronos) - ''Escludo categoricamente la mia candidatura alla presidenza della Regione Sicilia, sono una persona che ha il senso del proprio limite. Mi rendo conto che sono un personaggio scomodo e poi, non ho mai agito seguendo le mie ambizioni personali''. Lo ha detto il presidente della Provincia di Palermo, Francesco Musotto (FI), che nel corso di una conferenza stampa ha annunciato le sue dimissioni per candidarsi alle prossime politiche e alle regionali.
Alla domanda su cosa pensa della candidatura di Gianfranco Micciche', formalizzata da Forza Italia e contestata dall'Udc, Musotto ha detto: ''Micciche' per me e' un candidato perfetto, ma piu' che fare nomi dobbiamo ricucire la Casa delle Liberta'. Mi auguro che non ci sia la spaccatura perche' sarebbe un danno incalcolabile per le elezioni in Sicilia''.
Secondo Francesco Musotto l'eventuale candidatura unitaria da lui auspicata per la Casa delle Liberta', dipende anche da quello che sta accadendo a livello nazionale tra Berlusconi e Casini. Ha ribadito, comunque, che "sarebbe sbagliato andare alle elezioni spaccati nella Cdl".
"Mi auguro -ha ribadito nel corso dell'affollata conferenza stampa- che non ci spacchiamo perche' siamo alla vigilia di una tornata elettorale con sette province siciliano e centinaia di comuni al voto. Andare divisi sarebbe un danno soprattutto per la Sicilia e per i siciliani e per coloro che guardano alla Sicilia con speranza di creare una classe dirigente che sia all'altezza dei compiti".
Alla domanda se e' ottimista su una ricucitura tra Forza Italia e Udc per una candidatura unitaria alla presidenza della Regione, Musotto ha detto: "In politica mai dire mai, tutto si evolve. C'e' un contesto nazionale dove la vicenda siciliana sta per essere incastonata. Io mi auguro fortemente e sto facendo di tutto perche' si possa ricomporre questa grande alleanza che alla Sicilia ha giovato tantissimo. Soprattutto, perche' con questi partiti abbiamo dei valori comuni pur avendo storie diverse e passati diversi. E in Provincia abbiamo dimostrato in questi anni che questa coalizione ha retto bene e ha dimostrato che si puo' convivere con tante anime se c'e' un progetto e una volonta' comune".
A chi gli chiede se preferisce tra in candidati Gianfranco Micciche' o Raffaele Lombardo, quest'ultimo 'sponsorizzato' dall'Mpa ma, sembra, anche dall'Udc in contrapposizione a Forza Italia, Musotto non si e' sbilanciato: "Non scelgo, sono un uomo di partito e se fino alla tarda serata di ieri il coordinatore regionale di Forza Italia ha detto che il candidato e' Micciche', allora sara' cosi', anche se sono amico di Lombardo e gli sono affezionato. Ma siamo due partiti diversi, io sono un socialista un po' anarchico e lui un democristiano doc".
Francesco Musotto ha deciso di candidarsi sia alle regionali che alle politiche: "Ho messo a disposizione la mia passione, il mio impegno per cambiare la nostra Sicilia". Tra un seggio alla Camera e uno a Sala d'Ercole, non ha dubbi, sceglierebbe la Sicilia: "E' nel mio cuore". "Sono due impegni importanti che svolgero' per il mio partito".
E tornando a parlare della rottura tra Udc e Fi ha detto: "Mi dispiace enormemente, sarebbe un'occasione perduta per la Sicilia di costruire un governo all'interno della Casa delle liberta', all'interno di questo centro moderato che e' l'unico in Sicilia ad avere un largo consenso. Per quello che posso fare sto dando il mio contributo perche' si possa ricucire questo momento di spaccatura". E ha ribadito: "In politica mai dire mai, ci vuole soltanto volonta' e impegno e credere nel progetto. Ma per quanto mi riguarda sto facendo di tutto per avere un unico candidato nel centrodestra".





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